Eventi ed iniziative > Avevano ragione loro ...


Era parecchio tempo che alcuni amici mi proponevano di accompagnarli al Golf Club per assistere dal vivo ad una competizione e, perché no, provare a tirare qualche colpo in campo pratica. Loro lo avevano fatto alcuni anni prima, incoraggiati dai genitori, iscritti presso il Circolo dell’Albenza ad Almenno San Bartolomeo. Ne erano rimasti subito affascinati e, con impegno e determinazione, si erano dedicati a questo Sport, forse non particolarmente noto, certo, ma molto divertente e stimolante.

Spesso, al tavolino del bar o durante i pomeriggi trascorsi in palestra, mi raccontavano delle loro performance sui green, delle emozioni che caratterizzavano le loro partite, del divertimento che li accompagnava lungo le 18 buche giocate accanto ad amici vecchi e nuovi, sempre all’insegna della competizione e del sano agonismo.

Ad essere sincero, ho sempre avuto la sensazione che esagerassero un pochino. Parlavano sempre, ma proprio sempre, di questo Sport, dei suoi numeri, delle sue Regole (che mi sembravano francamente troppo complicate), dei suoi giovani praticanti e delle occasioni di incontro che esso sa offrire. A me, da sempre innamorato del calcio ed, in generale, delle attività dinamiche, questo Sport appariva un po’ obsoleto, datato, destinato solo a persone mature, magari anche un tantino noioso. Insomma, tutt’altro che accattivante come i miei amici volevano farmi credere.

Un giorno, una mia compagna di classe (carinissima, e della quale ero da tempo invaghito ma che, ahimè, sembrava riservare i suoi pensieri ad altri ragazzi), mi invitò ad accompagnarla ad una festa organizzata dai giovani del Golf Club Bergamo, un venerdì sera di inizio Estate. Non mi sembrò vero: accettai immediatamente, con emozione, gioia, con il cuore che batteva a mille all’ora. Mi disse che avremmo cenato sulla terrazza panoramica e che poi avremmo ballato sino a tarda notte. Prima sarebbe stata lieta l’avessi seguita durante la competizione, una delle più importanti dell’anno, che precedeva la festa e per la quale si era preparata per settimane. Inutile dire che risposi immediatamente di si. Ero troppo felice.

Mi informai dell’abbigliamento che avrei dovuto indossare, sia durante la giornata, sia la sera, e dell’atteggiamento corretto da tenere sui green. I giorni precedenti l’evento cercai in Internet tutte le notizie possibili a proposito del Gioco del Golf accorgendomi, piano piano, che si trattava di uno degli Sport più praticati al Mondo, da persone di tutte le età (da 6 sino a oltre novant’anni), e che alcune sue competizioni internazionali avevano un seguito secondo solo ai Mondiali di calcio ed alle Olimpiadi. Incredibile! Addirittura venni a sapere che aveva effetti molto positivi sulla salute, come testimoniato da alcune ricerche condotte nei Paesi scandinavi grazie alle quali si notò che esso riduceva in modo rilevante il rischio di malattie cardiovascolari.

Finalmente giunse il giorno tanto atteso. Passai a prendere la mia amica e, emozionatissimo, oltrepassai il cancello di ingresso al Golf Club Bergamo. Sono sincero, per un attimo mi mancò il respiro: dinanzi a me si materializzò un paesaggio meraviglioso, curatissimo, colorato con infinite tonalità di verde da parte di un pittore particolarmente abile. Mi persi ad ammirare le piante, maestose, i rigagnoli, ed i bellissimi angoli fioriti che, qua e là, erano stati “pennellati” dalla mano di questo affascinante artista. Rimasi a bocca aperta, mentre la mia amica sorrideva compiaciuta.

Bevemmo un caffè presso il bar del Circolo e ci dirigemmo alla partenza della prima buca, ove ci attendevano i tre compagni di gioco di Arianna (questo il nome della mia amica), anche loro membri della squadra agonistica del Club. Mi parsero molto carini, simpatici, e soprattutto notai con piacere la loro giovane età (erano appena più grandi di me). Mi spiegarono, durante la competizione, alcuni segreti di questo Sport, e mi raccontarono le loro giornate all’Albenza, trascorse giocando a Golf ma anche divertendosi tra coetanei (mi dissero che i soci under 25 erano quasi un centinaio), ridendo e scherzando in un contesto davvero molto piacevole. Venni a sapere delle feste organizzate durante l’anno, dei pomeriggi passati in piscina, finita la gara, ad abbronzarsi ammirando le ragazze più carine. Mi sembrò tutto molto bello.

Furono molto gentili con me, ed al termine del gioco mi chiesero di seguirli in campo pratica per provare a tirare qualche colpo a quella pallina bianca che non aspettava altro che essere lanciata lontana lontana, al centro del prato. Accettai l’invito (soprattutto per fare colpo sulla mia amica, ovviamente), convinto che sarei riuscito a colpire facilmente una pallina ferma (altro che il mio pallone da calcio, che dovevo impattare durante la corsa, pensai tra me).

Ad essere onesto, ripensando ancora oggi alla mia prestazione, devo ammettere fu proprio penosa. Faticai moltissimo ad eseguire correttamente lo “swing” (questo il nome del movimento che consente al bastone di colpire la pallina), nonostante l’impegno e le spiegazioni di Arianna e dei suoi amici. Quando ormai tutto sembrava perso, però, riuscii ad impattare la pallina facendola volare lontana! Fui troppo felice, anche dell’abbraccio di Arianna …

La serata si rivelò un vero successo. La cena, i fuochi d’artificio, la musica, il ballo, ed un gruppo di persone estremamente carine e simpatiche. Trascorsi davvero dei bellissimi momenti.

I giorni successivi il mio pensiero tornò spesso a quel magico colpo che mi aveva consentito di far volare la pallina per quasi cento metri. Mi sembrava di sentire ancora la bellissima sensazione data dal corretto impatto del bastone con la palla, e l’emozione che provai quando vidi quest’ultima alzarsi dal prato e volare in alto, nel blu, sempre più su.

Decisi così che avrei provato ad imparare i segreti dello swing, per rivivere quei piacevoli istanti. Chiesi ad Arianna di presentarmi al Direttore del Circolo e poi ai Maestri i quali, davvero gentilissimi, mi illustrarono le diverse proposte destinate ai neofiti e mi diedero appuntamento al giorno successivo per la prima lezione.

Ne seguirono molte altre, sino a quando mi accompagnarono per la prima volta sul percorso. Ricordo che alla partenza della buca numero uno il cuore batteva forte: mi sembrava di sognare, stavo per giocare il mio primo colpo sul campo da Golf ove era nato il mito di Costantino Rocca, il più grande golfista italiano di tutti i tempi. Ed infatti quasi mancai la pallina!

Sono ormai trascorsi quasi tre anni da quell’invito di Arianna. La mia vita sportiva, ovviamente, è stata stravolta: anch’io, come moltissimi altri neofiti, sono stato catturato dalla “magia del Gioco del Golf”, quella piacevole sensazione che silenziosa si insinua dentro coloro che provano questo Sport sino a diventare parte di loro, irrinunciabile. In questo periodo ho dedicato molto tempo (ed altrettanto impegno) all’allenamento, riuscendo a migliorare parecchio il mio livello di gioco sino a partecipare alle prime competizioni a carattere nazionale, insieme ai tanti nuovi amici che ho conosciuto al Circolo e con i quali trascorro giornate davvero piacevoli, divertentissime, che spesso si concludono a cena tra quattro risate e qualche sfottò.

Ogni tanto mi volto indietro e ripenso alle parole dei miei vecchi amici, ai loro racconti golfistici ed agli inviti a provare questo Sport. Lo ammetto, mi ero proprio sbagliato, avevo sottovalutato questo Gioco così speciale e mi ero fatto un’idea totalmente errata dei suoi praticanti. All’Albenza, ma anche negli altri Club ove occasionalmente vado a giocare, incontro tanti giovani e moltissime persone carine, educate, competitive, che amano lo Sport ed il divertimento. Peccato che ancora oggi non sono moltissimi coloro che si dedicano a questo meraviglioso Gioco; sono però fiducioso e credo che, entro poco tempo, esso riuscirà a raggiungere anche nel nostro Paese quella notorietà che, nel Mondo, lo caratterizza e che lo porta ad essere uno degli Sport più praticati. Ne sono certo.

Ai miei vecchi amici non lo dirò mai, ovviamente. Però, anche questa volta, avevano ragione loro …


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